Settembre 2016  Supplemento alla rivista EL.LE - ISSN: 2280-6792
Direttore Responsabile: Paolo E. Balboni
M. Daloiso (curatore), I bisogni linguistici specifici. Inquadramento teorico, intervento clinico e didattica delle lingue di Gonzalo Jiménez Pascual

AUTORE: M. Daloiso

TITOLO: L’educazione linguistica dell’allievo con bisogni specifici. Italiano, lingue straniere e lingue classiche

CITTÀ: Torino    

EDITORE: Utet Università           

ANNO: 2015             

 

La monografia di cui ci occupiamo in queste righe costituisce un nuovo e rilevante contributo nell’ambito della glottodidattica speciale. Questa branca della glottodidattica generale, nella quale lavora da tempo l’autore, analizza i problema legati all’educazione linguistica di studenti che presentano bisogni educativi speciali. Il volume di Daloiso è concepito come un testo di riferimento per chi è coinvolto nel percorso formativo di questi studenti ed è uno strumento validissimo per esplorare gli aspetti teorico-operativi che interessano la loro educazione linguistica, spaziando dall’acquisizione della L1 all’apprendimento curricolare delle lingue seconde e persino di quelle classiche.

L’opera (296 pp.) è divisa in due parti ben distinte.

La prima, che comprende tre capitoli, offre un quadro di riferimento teorico partendo dalla nozione (formalizzata concettualmente qui ma anticipata già dall’autore in un saggio precedente) di Bisogni Linguistici Specifici (da adesso in poi BILS), vale a dire, dell’insieme delle prestazioni atipiche e delle difficoltà evolutive specificamente linguistiche che manifestano alcuni studenti con bisogni speciali. Daloiso propone una classificazione dei BILS basata sulle ricadute che possono avere certi disturbi del linguaggio, la comunicazione e l’apprendimento nelle diverse componenti della competenza comunicativa di questi studenti, passando successivamente ad approfondire le caratteristiche e le particolarità di ognuno di questi deficit. I capitoli 2 e 3 sono dedicati a un’attenta analisi dei diversi disturbi, che vengono raggruppati a seconda della loro maggiore o minore incidenza sulle abilità orali o scritte della competenza comunicativa. Nel capitolo 2 vengono esplorati quei deficit riguardanti prevalentemente l’oralità, suddividendoli in tre categorie a seconda dell’area del linguaggio maggiormente interessata dal disturbo in questione:

 

1)    fonetico-fonologica (disturbo fonetico-fonologico e disprassia verbale)

2)    morfosintattica (disturbo specifico del linguaggio)

3)    semantico-pragmatica (disturbo semantico-pragmatico).

 

Nel capitolo 3, invece, vengono analizzati quei disturbi che riguardano principalmente la dimensione scritta della competenza comunicativa, sia nell’abilità di lettura (dislessia) che di scrittura (disortografia e disgrafia).

A integrazione dei contenuti teorici trattati in questa prima parte sono presenti diversi approfondimenti, a carico di rinomati specialisti, su questioni quali la diagnosi e la certificazione dei disturbi, così come della normativa italiana riguardante sia i BES che i DSA.

Decisamente più operativa è la seconda parte del volume. In essa (capp. 4-6) vengono affrontate le variabili metodologiche, gli interventi e le strategie che consentono di sostenere l’alunno con BILS in un contesto formale d’apprendimento, facendo leva sul concetto di accessibilità glottodidattica e adottando una prospettiva che punta all’inclusività all’interno della classe. Inoltre questa seconda parte è ricca di schede e strumenti operativi (disponibili anche sul sito della casa editrice) rivolti specificamente all’insegnante di lingue, che sicuramente ringrazierà della concretezza delle indicazioni per la creazione di percorsi accessibili agli studenti con BILS.

Il saggio di Daloiso offre una grande quantità di spunti per ulteriori approfondimenti. Inoltre, ha l’innegabile merito di affrontare di petto, partendo dallo studio dell’abbondante bibliografia clinico-linguistica, le problematiche specifiche a cui va incontro chi si occupa di insegnamento linguistico a studenti con BILS, mettendo a disposizione un’utilissima cornice metodologica che propone soluzioni operative molto concrete.

A libro concluso, il lettore sente di avere fra le mani un efficace strumento per fronteggiare le insidie e le difficoltà di una didattica che mira all’inclusività, nel rispetto delle diversità e delle differenze individuali presenti nell’aula.

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