Febbraio 2010  Supplemento alla rivista EL.LE - ISSN: 2280-6792
Direttore Responsabile: Paolo E. Balboni
L’italiano in Tunisia: situazione attuale e prospettive future di Cristina Dalla Vecchia

ABSTRACT

Qual è la realtà dell’italiano all’interno delle istituzion scolastiche e culturali in Tunisia? Quali le sue prospettive? Di seguito alcuni dati e osservazioni.

 

 

PREMESSA

In Tunisia si è registrato, in questi ultimi anni, un forte incremento dell’interesse per la lingua e la cultura italiana in tutte le sue forme, sia a livello universitario che a livello di scuola secondaria di secondo grado.

E in continuo aumento sono i docenti tunisini appassionati della lingua e della cultura italiana, desiderosi di approfondirne ed ampliarne la conoscenza, e di diffonderne l’amore agli studenti nelle principali università e nell’80% dei licei di tutto il paese, dal Mediterraneo alle oasi.

Le istituzioni che attivano corsi di lingua e cultura italiana in Tunisia sono principalmente l’Istituto Italiano di Cultura, l’Associazione Dante Alighieri, gli istituti secondari superiori (licei) e le università.

 

1. L’ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA

L’Istituto Italiano di Cultura di Tunisi, nato nel 1961 e trasferitosi nel 2000 in centro città, organizza corsi di lingua e cultura italiana prevalentemente nella propria sede oltre che presso altri enti e istituzioni richiedenti ed è centro per gli esami di certificazione CILS (Certificazione di Italiano Lingua Straniera). Nel 2008 gli iscritti sono stati 1200; nel 2009 circa 600 alla data di maggio 2009 e sono stati esaminati 538 candidati. Si tratta principalmente di studenti liceali e universitari, liberi professionisti, impiegati del settore pubblico (Ministero Affari Esteri) o privato (aziende di import-exort) e insegnanti.

Nell’ottica di una de-localizzazione e di una migliore diffusione sul territorio dei corsi di lingua e cultura italiana, l’IIC ha inoltre sottoscritto, nell’ottobre 2008, una convenzione con una società di servizi per l’insegnamento dell’italiano a Sousse, dove si contano attualmente circa 50 iscritti (dati forniti dall’IIC di Tunisi)..

L’Istituto organizza inoltre svariate manifestazioni nei seguenti settori: musica, cinema, teatro, arte, convegnistica ed editoria, sostenute da istituzioni e organismi tunisini e italiani, che contribuiscono in maniera determinante alla loro riuscita. Altri eventi organizzati annualmente dall’IIC sono la “Giornata di studi italiani” e la “Settimana della lingua italiana nel mondo”.

L’IIC dispone di ampi spazi adibiti ad uffici e ad aule per i corsi di lingua e cultura italiana, nonché di un salone polivalente che ospita spesso conferenze ed esposizioni. La nuova biblioteca, riaperta al pubblico nel marzo 2006, contiene più di 10.000 volumi, 700 cassette video e DVD, 100 CD e Cd-Rom, e un gran numero di riviste e quotidiani.

Su proposta dell’IIC, negli anni ’80, fu creata la “Carthago Film”, prima società tuniso-italiana di produzione cinematografica e furono elargiti consistenti aiuti alla SATPEC, complesso cinematografico tunisino (i cui tecnici si erano formati in Italia), trasformata in seguito in Scuola di Cinema.

 

2. SOCIETÀ DANTE ALIGHIERI

La Società Dante Alighieri di Tunisi, fu creata inizialmente nel 1892 per perseguire una politica di mantenimento e diffusione della lingua e cultura italiana della collettività di italiani residenti in Tunisia, che si esprimevano generalmente nei loro dialetti d’origine. I corsi della Dante Alighieri erano rivolti esclusivamente ai cittadini italiani e includevano anche una scuola di Arti e Mestieri, che curava la formazione di professionisti ed artigiani appartenenti al settore dell’edilizia, quali marmisti, incisori, ebanisti, ecc.

Attualmente la Dante Alighieri offre corsi di lingua italiana e corsi di pittura. Più di 600 sono gli allievi che frequentano i corsi d’italiano, in maggioranza tunisini, studenti e liberi professionisti (dati forniti dall’IIC di Tunisi). Il Centro organizza anche convegni, seminari, conferenze e presentazioni di libri e dispone di una consistente biblioteca che conta circa 10.000 volumi, spesso anche molto antichi e difficilmente reperibili altrove.

 

3. L’INSEGNAMENTO SECONDARIO

L’italiano è insegnato in circa 290 licei tunisini su tutto il territorio nazionale, per un totale di oltre 56.000 allievi che scelgono l’italiano come lingua opzionale negli ultimi due anni delle scuole secondarie di secondo grado. Di questi ben 28.000 hanno superato la prova d’italiano nell’ambito dell’esame di maturità 2009 (dati forniti dall’IIC di Tunisi). I docenti tunisini laureati ed abilitati all’insegnamento dell’italiano nella scuola secondaria sono più di 500. Ogni anno l’IIC organizza per loro corsi di aggiornamento in collaborazione con il Ministero dell’Educazione e della Formazione tunisino

Oltre all’insegnamento dell’italiano i docenti si dedicano all’organizzazione dei cosidetti “Club d’italiano”, in cui si allesticono spettacoli teatrali, si ascoltano e ripropongono canzoni, si sperimenta la gastronomia, si presentano sfilate di moda.

 

4. LE UNIVERSITÀ

L’insegnamento dell’italiano è impartito in sei delle dieci Università operanti in Tunisia.

Nell’anno accademico 2008-2009 il numero degli iscritti ai corsi di laurea in italiano presso le locali Università si è aggirato intorno alle 3.500 unità.

All’Università La Manouba di Tunisi, oltre al corso di Laurea in italiano, è possibile, da alcuni anni, iscriversi ad un Master e un Dottorato in Italianistica.

All’ ”Istituto Superiore di Lingue” dell’ ”Università 7 Novembre a Carthage”, è possibile conseguire la Laurea (maîtrise) in italiano in seguito a quattro anni di corso in quattro diverse specializzazioni (filières): lingua, traduzione, civiltà, letteratura.

Sono attivi tre nuovi corsi di Laurea in italiano, rispettivamente presso l’ “Università di Tunisi El Manar”, presso l’ “Università del Centro” a Sousse e presso l’ “Università del Sud” a Gabès, dove è possibile conseguire la laurea quadriennale in italiano o seguire i corsi di italiano triennale degli indirizzi turistico e commerciale.

All’ ”Università di Tunisi, Facoltà di Scienze Umane e Sociali”, l’italiano è insegnato come materia “opzionale”; in questo Ateneo e all’ ”Istituto Superiore di Lingue” dell’ ”Università 7 Novembre a Carthage” sono attivi due Lettorati d’italiano. I lettori sono nominati dal Ministero degli Affari Esteri italiano in seguito a concorso nazionale.

Numerosi altri corsi di italiano opzionale –per lo più applicato agli affari ed al turismo– sono stati attivati in alcune sezioni staccate delle maggiori Università, a Nabeul, a Sfax, a Tozeur, a Gafsa, a Douz, Moknine ed in altre città del Paese.

Il Governo italiano offre contributi per due cattedre d’italiano, all’Università di El Manar e a La Manouba di Tunisi.

Sono inoltre in atto accordi con le Università di Palermo e Viterbo e con l’Istituto Italiano del Commercio Estero finalizzati allo scambio di docenti e studenti; è ugualmente in atto l’accordo di partenariato con l’Università Ca’ Foscari di Venezia per lo scambio di visite tra le strutture universitarie italo-tunisine.

L’interesse per la cultura italiana (in particolare per l’Arte e l’Architettura) è stato manifestato anche da altri centri universitari dove non sono impartiti corsi di italiano: è il caso, ad esempio, dell’Università privata Tunis-Carthage.

Le Università non si limitano ad impartire corsi di lingua e cultura italiana: organizzano, spesso d’intesa e in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura, giornate ed eventi di particolare rilevo ed eccellenza a scadenze periodiche o in particolari occasioni: Giornate della Lingua, Giornate della Cultura, conferenze, seminari, convegni, mostre, laboratori teatrali.

 

5. LA RIFORMA DELL’UNIVERSITÀ TUNISINA

Nell’ambito della riforma generale dell’Università tunisina e dell’adozione del sistema del LMD (licence, master, doctorat), corrispondente al sistema italiano della laurea breve (3 anni), laurea specialistica (2anni) e dottorato di ricerca (3 anni), era stata recentemente formulata la proposta di eliminare il corso di laurea in Lettere e Civiltà Italiane che provvede alla formazione dei futuri docenti di italianistica sia per l’insegnamento nei licei che nelle università. L’intenzione era di mantenere soltanto le Lauree in italiano applicato destinate al settore terziario, che prevedono lo studio di un linguaggio settoriale applicato all’economia, al turismo, alla traduzione, ecc. Tale scelta, motivata dalla preoccupazione di fronte al crescente numero di laureati disoccupati, favorirebbe la graduale scomparsa dell’insegnamento e della ricerca dell’italiano nelle università. Essa sembra, tuttavia, poco comprensibile sia dal punto di vista culturale che economico, poiché quello dell’italianistica è uno dei rari settori di formazione in cui la domanda è superiore all’offerta. Fortunatamente, per quest’anno, tale cambiamento non è stato attuato e si spera non lo sia nemmeno negli anni a venire.

 

6. LA SCUOLA ITALIANA DI TUNISI

A Tunisi la Scuola Italiana, divenuta paritaria il 19.04.04, fu fondata nel 1966 per soddisfare le esigenze di istruzione-formazione dei figli di italiani dipendenti da Enti, Ditte, Imprese operanti in Tunisia. è progressivamente cresciuta negli anni e conta attualmente 31 docenti e 160 alunni, per classi che vanno dalla scuola dell’infanzia fino al IV ed ultimo anno del liceo (dati forniti dall’IIC di Tunisi).

 

7. LA STAMPA E I MASS MEDIA IN LINGUA ITALIANA

Negli anni ’60 fu stipulato un accordo tra RAI e Governo tunisino per l’istallazione di un’antenna finalizzata alla ricezione dei programmi RAI. Tali programmi erano molto seguiti anche per l’assenza di una TV locale o di altre emittenti straniere, che fecero la loro comparsa solo successivamente. Per questo motivo, non è raro imbattersi in tunisini che parlano correntemente l’italiano avendolo imparato solo dalla RAI.

L’unico programma radiofonico in lingua italiana è Tunisi Internazionale Radiofonica, un programma trasmesso in diverse lingue che, ogni giorno, dalle15.00 alle 16.00, trasmette in italiano un notiziario, canzoni italiane e interviste a personalità ed esponenti della collettività italiana.

Infine, la Tunisia, dove la stampa fu inaugurata nel 1938 da un giornale in lingua italiana, è oggi l’unico paese del Nord Africa a pubblicare una rivista completamente in lingua italiana, il “Corriere di Tunisi” (attualmente quindicinale) che dal 1956 propone articoli di cronaca, cultura, società, economia italiana e tunisina.

 

8. LE ESIGENZE ATTUALI

Nonostante la consistente presenza in Tunisia di docenti di italiano qualificati, entusiasti e appassionati alla nostra lingua e cultura, è importante sottolineare che più del 90% di essi non si è mai recato in Italia, dove meno del 10% ha avuto modo di andare per brevi/brevissimi soggiorni. Sarebbe quindi della massima importanza e convenienza, fornire loro, a turno, una tale opportunità mediante “borse di studio” che prevedano un soggiorno di studi, visita e confronto in scuole italiane, per conoscerne i sistemi organizzativi, i modelli didattico-pedagogici, la strumentazione e i sussidi. Il confronto culturale con i colleghi docenti in Italia, attraverso la reciproca conoscenza, dovrebbe favorire l’ eliminazione di stereotipi e pregiudizi e innescare processi di rivisitazione del bagaglio culturale reciproco, nonché incoraggiare e intensificare i rapporti fra scuole italiane e tunisine (mobilità scolastica, viaggi di istruzione, gemellaggi, ecc.).

Le esigenze manifestate dai docenti tunisini di italiano sono molteplici: dai sussidi didattici (dizionari, grammatiche, carte storiche e geografiche, testi scolastici, audiovisivi, DVD e CD-Rom didattici, quotidiani, settimanali, riviste specializzate) ai libri di autori italiani classici e contemporanei, dalla compilazione di nuovi manuali all’aggiornamento sulle nuove tecnologie informatiche e telematiche da applicare alla didattica, dalle borse alla mobilità, dalle esperienze didattiche interattive ai gemellaggi con scuole italiane.

Particolare attenzione dovrebbe essere dedicata ai corsi di formazione e all’aggiornamento continuo e sistematico dei docenti poiché una loro migliore preparazione sul piano didattico è fondamentale per rispondere al crescente interesse per la lingua e la cultura italiana in Tunisia.

Si tratta di un lavoro impegnativo per questi docenti desiderosi e quasi smaniosi di intraprenderlo ma anche di una sfida per l’Italia che dovrebbe impegnarsi a non disattendere un così forte interesse.

 

 

 

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