“Un impianto costruttivistico per la formazione on line”

“Un impianto costruttivistico per la formazione on line”

Autore: 

in BALBONI P. E., MARGIOTTA U. (a cura di), Formare on line i docenti di lingue e italiano L2
Torino, Utet Università, 2008, pp. 82-99

In questo saggio l’autore utilizza il costruttivismo socio-culturale come chiave di analisi per diversi contesti formativi. Innanzitutto come paradigma di riferimento per un nuovo modo di apprendere, nel quale il singolo individuo costruisce la propria conoscenza entrando in relazione con altri individui, anche attraverso le tecnologie della comunicazione, dando vita a comunità di apprendimento o di pratica. Partecipare pienamente a comunità di questo tipo significa condividere saperi ed esperienze, per cui essere in grado di comprendere e comunicare efficacemente con gli altri rappresenta un requisito essenziale. Ecco quindi che la conoscenza di lingue e culture diverse diventa una competenza trasversale strategica. L’autore, a questo punto, evidenzia come anche nell’ambito dell’educazione linguistica il costruttivismo si sia fatto strada e come, in realtà, i concetti chiave che lo caratterizzano abbiano da sempre fatto parte dei diversi approcci glottodidattici succedutisi nel corso degli anni, perché la “dimensione intrinseca della lingua è naturalmente costruttivista”. Secondo Dolci anche nella formazione degli insegnanti di lingue è applicabile il paradigma costruttivista e le tecnologie telematiche rappresentano lo strumento che consente di realizzare pienamente questo modello, in quanto permettono di potenziare la comunicazione e quindi la condivisione e lo scambio di idee. In questo interessante saggio va segnalata la bella analisi sulla mutevolezza e la complessità della società contemporanea e sull’impossibilità di catturarne un’immagine precisa o di farne una descrizione che non sia approssimativa o comunque immediatamente dopo già datata. Molto efficace anche l’analisi della conseguente complessità della sfida che gli educatori si trovano ad affrontare, dovendo proporre modelli validi per la formazione di individui che, attraverso le competenze acquisite, diventeranno protagonisti di nuovi cambiamenti modificando la società e mettendo i formatori di fronte alla necessità di fornire sempre nuovi tipi di competenze, in un processo di tipo circolare.

luciana.favaro@alice.it
Università di Venezia

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