“Lo sviluppo delle competenze interculturali attraverso i Referenziali per le lingue”

“Lo sviluppo delle competenze interculturali attraverso i Referenziali per le lingue”

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In SPINELLI, B., PARIZZI, F., (a cura di), Profilo della lingua italiana, Livelli di riferimento del QCER A1, A2, B1, B2
La Nuova Italia, Milano, 2010, pp. 135-150 RECENSIONE

Nel capitolo introduttivo del suo saggio, Barbara Spinelli ripercorre le diverse tappe che hanno portato all’elaborazione del concetto di competenza interculturale negli studi di glottodidattica. La studiosa ricorda che nella prospettiva più recente la competenza interculturale è intesa come un insieme di dimensioni (cognitive, affettive e sociali) che influenzano positivamente gli scambi comunicativi tra persone appartenenti a diverse culture; e che, in quanto tale, essa deve essere parte integrante dell’insegnamento linguistico. Nelle sezioni successive si illustra il modo in cui la competenza interculturale è stata descritta nei documenti di politica linguistica del Consiglio d’Europa (dai primi Livelli soglia alle linee guida più recenti). Spinelli sottolinea l’assenza nelle prime elaborazioni europee della dimensione interculturale nell’apprendimento linguistico, ed evidenzia come già nel Quadro comune europeo di riferimento per le lingue si faccia riferimento alla competenza plurilinguistica e pluriculturale. In questa concezione integrata, l’apprendimento di più lingue e il confronto con più culture sono intesi come un bagaglio di conoscenze, abilità e competenze unitario, che si arricchisce con le nuove esperienze di apprendimento facilitandole al tempo stesso. Per favorire lo sviluppo di una competenza plurilinguistica e pluriculturale, Spinelli ricorda che oggi per insegnanti, studenti e istituzioni educative è disponibile una serie di strumenti, tra cui la Guida per lo sviluppo e l’attuazione di curricoli per una educazione plurilingue e interculturale, e il Framework of reference for pluralistic approaches. Dal punto di vista della programmazione e della valutazione, l’autrice evidenzia la difficoltà di scandire il processo di sviluppo della competenza interculturale in tappe prevedibili e codificabili. Perciò, propone che la presentazione dei temi culturali sia fatta con diversi livelli di approfondimento, che corrispondano ai vari livelli di competenza linguistica. In proposito, Spinelli richiama i Referenziali per le lingue europee (in particolare quello per il francese e per lo spagnolo) nei quali sono presentati delle proposte di articolazione della competenza interculturale che rispecchino le competenze comunicative dei livelli A1, A2, B1 e B2.

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Università Ca'Foscari Venezia

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